a cura di Mauro Dessì
Vicesindaco, la legge sul termalismo è sempre in evoluzione. Attendere queste nuove elezioni significa anche attendere novità per il settore più importante della vostra comunità?
Assolutamente sì. La nostra comunità ha registrato nell’ultimo anno 42mila presenze, distribuite nell’arco di un anno e non solo in tre mesi, come succede in molte località dell’Isola. Sono dati importanti che vanno sostenuti e in qualche modo rilanciati per un impulso sempre maggiore. Ci aspettiamo un adeguamento della legge per avere gli investimenti necessari perché il termalismo possa garantire sempre il turismo tutto l’anno.
Non si può favorire il termalismo senza avere, però, uno sguardo su ciò che c’è e ciò che accade sul territorio…
Infatti. Come paesi del Guilcer e del Barigadu stiamo lavorando proprio per lo sviluppo del territorio partendo dalle risorse e dalle bellezze che già abbiamo e che non sono di poco conto, quali il fiume, l’archeologia, le stesse terme. E il lago, sul quale vorremmo investire per offrire nuove opportunità di sviluppo.
In questo senso, come la Regione può darvi una mano per il vostro progetto di sviluppo del territorio?
Probabilmente ripensando a una nuova modalità di offrire contributi, non più con un sistema a pioggia ma tenendo conto delle realtà locali, dei loro bisogni e delle reali possibilità di supportare la progettazione. Scelte un po’ più decisive, insomma, e uno snellimento della burocrazia. Forse la Regione in quanto istituzione dovrebbe ragionare un po’ di più sulla falsariga di quanto accade in una comunità locale. Così come andrebbero ripensate le modalità di gestione in merito alle infrastrutture, alla sanità, ai trasporti pubblici.