Lunedì, 13 Maggio 2024

 

ABC… della Liturgia. Spunti di riflessione e qualche consiglio per le nostre assemblee. F come Fonte battesimale: un segno eloquente della nostra vocazione cristiana...

di Tonino Zedda

(Dal Rituale Romano, Benedizionale 832): Tra le parti più importanti di una chiesa ha giustamente un posto di rilievo il Battistero, il luogo cioè in cui è collocato il fonte battesimale.

Il Fonte battesimale è una sorta di vasca, o conca, con una pila contenente l’acqua necessaria per amministrare il Battesimo. Questo spazio liturgico dovrebbe essere decoroso e significativo, riservato esclusivamente alla celebrazione del Sacramento, visibile all’assemblea e di adeguata capienza. Il Fonte battesimale non è un accessorio secondario e quindi non può essere un apparato mobile o uno di quei contenitori che si vedono in alcune chiese, accanto all’altare, e che non danno alcuna dignità al simbolo, né, tanto meno, mettono in rilievo la dignità del sacramento celebrato. In essi, non appare il simbolo di quello che è un cristiano: un risuscitato, un rinato nello Spirito per mezzo di quell’acqua che richiama Cristo e che rende salvi, giustificati e rigenerati. Quando si scrive una biografia, per meglio comprendere un personaggio è opportuno andare alle sue origini, alla terra che gli ha dato i natali, alla famiglia e all'ambiente sociale nel quale è cresciuto. Anche per comprendere l'identità del cristiano è opportuno riandare al luogo dove egli è nato come tale, cioè al Fonte battesimale. In realtà oggi se dovessimo visitare molte chiese parrocchiali, da questo punto di vista il risultato potrebbe essere assai deludente. Una lunga tradizione che sta alle nostre spalle ha in qualche modo umiliato lo spazio dell'iniziazione cristiana e lo ha ridotto sovente a un angolo oscuro e abbandonato con un fonte battesimale che ha serie difficoltà a esprimere le luminose origini pasquali della vita cristiana. Nello spazio liturgico di una chiesa l'altare è senza dubbio l'elemento più importante da prendere in considerazione. Ma per lo stesso motivo per il quale i sacramenti sì elencano a cominciare dal battesimo quale porta di tutti i sacramenti, anche noi nel considerare i vari spazi simbolici che costituiscono il nostro luogo di culto prendiamo l'avvio dallo spazio battesimale, da dove cioè il cristiano inizia il suo itinerario verso l'altare, verso quell'eucaristia che è il vertice dell'iniziazione cristiana e di tutta l'azione pastorale della Chiesa. Noi oggi siamo molto più sensibili e consapevoli delle generazioni che ci hanno preceduto per quanto riguarda il valore simbolico, e quindi anche iniziatico, dei diversi spazi liturgici. Questi spazi infatti contribuiscono, più di quanto noi possiamo immaginare, alla formazione della mentalità, e quindi anche dell'identità, di chi li frequenta. Nei primi secoli tanti battesimi venivano celebrati sulle rive di un fiume, di un lago o del ma­re. La progressiva strutturazione di un rito sempre più ricco di azioni simboliche, unitamente ad altre esigenze molto pratiche (le condizioni climatiche della stagione in cui cadeva la veglia pasquale specialmente nelle regioni del Nord), consigliarono l’uso di un luogo più riparato e poi, soprattutto dopo l’editto di Milano, dalle case private in un luogo costruito appositamente vicino alla chiesa, dove il rito si concludeva con l'eucaristia. Sono nati così i primi battisteri, che per essere funzionali al rito assumono inevitabilmente una struttura fortemente simbolica. I battisteri sorsero come edifici ben distinti dallo spazio dove coloro che già erano battezzati si radunavano per celebrare l'eucaristia. Il battesimo infatti è la "porta" che immette nella Chiesa, che aggrega al popolo di Dio e che pertanto permette la partecipazione al banchetto eucaristico. Il luogo del battesimo consisteva generalmente in una vasca dove il battezzando da una parte scendeva per venire immerso e dall'altra usciva per meglio esprimere il passaggio ad una situazione del tutto nuova, per esprimere la morte dell'uomo vecchio e la nascita dell'uomo nuovo con Cristo risorto.

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