di Tonino Zedda
Il passaggio dalla sede all’ambone e all’altare, nonché la molteplicità dei libri consigliano di impiegare i ministranti anche per il servizio del libro liturgico. All’inizio della celebrazione un ministrante porta il messale alla sede del presidente e lo sostiene, quando il presbitero presiede i riti di introduzione e prega la colletta. Poi, quando cominciano i riti offertoriali, lo porta sull’altare, e per l’orazione dopo la comunione lo riporta alla sede. Affinché il presidente possa cominciare e chiudere la preghiera dei fedeli, un ministrante porta il libro relativo alla sede o all’ambone. Se il presbitero comincia e conclude tale preghiera alla sede, il ministrante gli sostiene il libro a una distanza utile per leggere. Compito del diacono sarebbe quello di portare l’Evangeliario nella processione di ingresso e di deporlo sull’altare; ma in sua assenza un lettore o un ministrante può compiere questo ufficio (OGMR n. 82).Questo gesto mette in luce il valore altissimo dei libri liturgici e del servizio al libro svolto dai ministranti. Essi collaborano a loro modo, quando Cristo si rivela ai suoi fedeli nella predicazione e quando il sacerdote si rivolge pregando al Padre. Ministranti come aiutanti nella presentazione dei doni. Da non dimenticare è la funzione dei ministranti nel rito della presentazione dei doni per l’Eucaristia. Il Messale Romano ricorda le seguenti azioni: dopo la preghiera dei fedeli, essi portano all’altare il corporale, il purificatoio, il calice e il messale (OGMR n. 100). Non menzionati in questo contesto sono i doni del pane e del vino. Portarli è in primo luogo compito dei stessi fedeli: Sarà bene – afferma il n. 101 - che la partecipazione dei fedeli si manifesti con l’offerta del pane, del vino e dell’acqua per la celebrazione dell’Eucaristia, sia di altri doni. Da questa raccomandazione si deduce anche la collocazione iniziale dei doni; possibilmente essi non stanno sulla credenza, ma su un tavolino posto nella navata della chiesa. I ministranti debbono comunque svolgere un loro compito in questa parte della celebrazione. Il sacerdote riceve il pane e il vino con la loro collaborazione (n. 101). Un altro servizio, prestato dai ministrati durante il rito di presentazione dei doni, è la preparazione dell’acqua e del purificatoio per l’abluzione delle mani del sacerdote. Dopo la comunione, i ministranti riportano di nuovo via ciò che non viene più usato; riportano cioè alla credenza i vasi che dovranno essere purificati sempre nella credenza e mai sull’Altare come invece, purtroppo, succede in tante parrocchie (OGMR n. 120). L’ordine da seguire per la preparazione dell’Altare dovrebbe essere questo: prima si portano il corporale, il calice, il purificatoio e la palla. Quindi la patena col pane e le ampolline; quindi i ministranti porgono l’ampollina del vino, poi ampollina dell’acqua; infine l’acqua e il manutergio per il lavabo.