a cura di Mauro Dessì
Sindaco Melas, cosa si aspetta dall’istituzione Regione dopo il 24 febbraio?
Mi aspetto ciò che ci si dovrebbe aspettare da chiunque dia la sua disponibilità a candidarsi, ovvero impegno nel portare avanti quanto ci si prefigge. In particolare mi aspetto che ci possa essere sempre un giusto interesse anche per comunità piccole come le nostre. Chi è candidato, aldilà della parte politica che rappresenta, sia pronto ad ascoltare i bisogni delle realtà locali in egual misura per tutti, comprese le comunità più piccole.
Qual è l'ambito in cui voi, come ente locale, state concentrando l'attenzione? E qual è quello su cui dovrebbe concentrarla la Regione?
Credo sia comune: l’occupazione. Abbiamo un patrimonio non indifferente che ci regala il nostro territorio, tra ambiente e archeologia. Ci sono attività storiche come quelle dell’agricoltura e l’allevamento che sono state il sostegno per la nostra economia. Occorrerebbe dare impulso a questi settori favorendo soprattutto quei giovani che hanno fantasia, idee e voglia di creare impresa. Purtroppo questi stessi giovani hanno poca fiducia a buttarsi in questa impresa solo per gli alti costi iniziali. Come istituzioni dovremmo essere tutti un po’ più vicini a chi, con coraggio e voglia, decide di restare per creare impresa.
Un’ultima domanda per chiudere questa rubrica dedicata a voi amministratori. Che augurio fare per queste ormai imminenti elezioni?
L’augurio più bello che posso fare è che a vincere sia il popolo. Senza nulla togliere alla destra, al centro, alla sinistra; mi auguro che il popolo si riavvicini alla politica. Le ultime percentuali della gente che va a votare sono decisamente calate a dimostrazione di un allontanamento e una mancanza di fiducia verso la politica. Mi auguro che queste percentuali salgano nuovamente: sarebbe già una bella vittoria per la vita politica della nostra Regione.