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Martedì, 27 Marzo 2018 12:55
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Scritto da Redazione
Nella chiesa parrocchiale di San Nicolò Vescovo ad Ortueri, venerdì 23 marzo ha avuto luogo una suggestiva ed emozionante rappresentazione della Passione di Gesù Cristo. I teatranti di Ortueri, Tonara, Desulo, Paulilatino, Busachi, Thiesi e del Ghana hanno interpretato le scene di Gesù nel Sinedrio, Gesù davanti a Ponzio Pilato, la Passione di Gesù, l'incontro fra Maria e la Veronica, il pianto della Madonna.
di Alessandra Angius
Il testo de Su Pàssiu è scritto da Pier Luigi La Croce in dialetto tonarese.
Una delle scene racconta dell’incontro (che non ha riscontro nei Vangeli e
nemmeno
nella via crucis), tra la Madonna e Veronica. I testi in questi caso sono tratti da un riadattamento in tonarese di alcune strofe di una preghiera che veniva “cantata” per la settimana santa a Tonara fino a qualche decennio fa; questa preghiera, riscritta e riadattata anche dal punto di vista metrico e semantico da Pier Luigi La Croce, è un dialogo fra la Madonna e Veronica; si intitola
Cun tristu mantu abbasciadu (in tonarese è diventato Cun tristu ammantu immussau)
ed era stata scritta da Bonaventura Licheri, frate di Neoneli vissuto nel 1800.
Su prantu de sa Madonna,
che è l’atto conclusivo della rappresentazione de
Su Pàssiu,
è la traduzione della famosa lauda di Jacopone da Todi che fa parte dell’Antologia dei grandi poeti italiani tradotti in lingua sarda a cura di Pier Luigi La Croce e Salvatore Frau, edita nel
dicembre 2014 da Domus de Janas. 
Maria, avvisata da un nunzio inviato da Giovanni, arriva ai piedi della croce negli ultimi attimi di vita del Cristo. È l'emozionante preghiera di speranza di una donna che vede morire atrocemente il proprio figlio.Un'accurata scenografia e i bei costumi hanno reso tutto più realistico creando una ricostruzione precisa del contesto storico e culturale dell'epoca. La comunità ortuerese, nonostante il maltempo, ha partecipato numerosa e ha accolto con calore ed entusiasmo la compagnia teatrale di attori non professionisti che hanno saputo egregiamente portare in scena i sentimenti di dolore e speranza legati alla vita e alla morte di Gesù Cristo. Al termine, un bel momento di convivialità con il rinfresco offerto dalla comunità parrocchiale.
foto: Alessandra Angius