a cura di Alessia Andreon
Il direttore del Coro Santa Cecilia è Riccardo Zinzula, diplomato in pianoforte con il M° Buccellato e in canto sotto la guida del soprano Maria Mastino. Si è perfezionato in canto lirico e moderno e dirige anche il Coro Voci d’Ogliastra di Lanusei e il Coro voci bianche e giovanile Don Bosco di Arborea. È stato docente di educazione musicale in diverse scuole statali e di canto lirico, moderno e corale nelle civiche, tra cui quelle di Lanusei, Sant’ Antioco e Ghilarza. Attualmente insegna pianoforte nelle scuole medie ad indirizzo musicale. È stato inoltre per cinque anni presidente della Scuola Civica di musica di Oristano e attualmente è direttore della Scuola Civica Intercomunale di musica del Guilcer Barigadu. Gli abbiamo rivolto qualche domanda:
Riccardo, raccontaci qualcosa dei tuoi cori, che repertorio eseguite?
Il coro misto di Arborea era un coro preesistente, nato in seno alla parrocchia negli anni ’50 ed è stato sempre diretto dai padri salesiani, tra i quali mons. Mauro Morfino, attuale vescovo di Alghero-Bosa, ai tempi della sua esperienza nel centro salesiano; ho iniziato a dirigerlo nel 2004 ma manteniamo il legame con la parrocchia animando le celebrazioni più importanti come Natale e Pasqua e gli eventi di aggregazione per la comunità, il repertorio è quasi del tutto classico e sacro anche se non disdegniamo di cimentarci nella musica moderna. Genesi diversa ha il Coro di Lanusei che è nato nel 2008 all’interno della scuola civica, anche se adesso è totalmente autonomo e ha un’impronta più pop. I due cori hanno anche un repertorio comune che utilizziamo nelle trasferte, dato che spesso riceviamo inviti specialmente dal Veneto, viste le origini della popolazione di Arborea. Il fiore all’occhiello per me e tutta la cittadina sono il Coro di voci bianche e giovanile Don Bosco, nati anch’essi all’interno della scuola civica del paese. Ultimo in ordine di creazione è il Trio AMAME, nato dalla volontà delle tre ragazze che lo compongono, che provengono dall’esperienza del coro giovanile e prediligono il repertorio pop.
Essendoti specializzato in canto immagino che lavori molto sull’impostazione con i tuoi cori…
L’impostazione delle voci dipende dal repertorio che i cori devono affrontare, nei cori amatoriali cerco di dare un’impostazione che consenta di cantare tutto con un’emissione naturale, senza tralasciare le nozioni indispensabili per leggere lo spartito e prestando attenzione allo stile.
Grazie alle conoscenze acquisite in Conservatorio negli anni di studio, è stato più semplice approcciarmi alla direzione corale perché paragono il coro alla tastiera del pianoforte, solo al contrario. Nella direzione sono molto importanti i gesti ed è fondamentale che siano il più possibile precisi per avere una risposta corretta dal coro. A Oristano abbiamo la fortuna di avere un bravo maestro di coro, Enrico Correggia, che mi ha aiutato molto nella correzione di imperfezioni nella gestualità. A volte è necessaria l’osservazione di un occhio esterno per crescere.
Lavori da diverso tempo in diverse scuole civiche sia come docente che come direttore, quanto è importante il ruolo di queste scuole sul territorio?
Le scuole civiche sono un tassello fondamentale nella vita delle comunità perché grazie al loro fiorire moltissime persone, di ogni età, hanno avuto la possibilità di coltivare la passione per la musica che altrimenti avrebbero dovuto accantonare perché troppo lontani dai centri principali o per i costi troppo elevati delle scuole private. I corsi delle scuole civiche sono infatti finanziati sia dalla Regione che dai Comuni; di conseguenza riescono a proporre le lezioni a costi contenuti. L’insegnamento della musica nelle scuole di ogni ordine è per me davvero importante, il canto sarebbe da proporre già dalla scuola dell’infanzia e poi dalle elementari si potrebbe inserire anche l’insegnamento degli strumenti seguendo le inclinazioni personali dei ragazzi.