Giovedì, 21 Settembre 2023

Alessio Lisci, 32 anni di Oristano, è un chitarrista molto noto in città. Si esibisce con band locali sin da quando ha iniziato a suonare e ha collaborato per diversi anni con la coverband Tassozero...

a cura di Alessia Andreon

Ha frequentato la prestigiosa scuola Percento Musica di Roma, diplomandosi nel 2014 nel corso triennale di formazione professionale multi stilistico col noto jazzista Fabio Zeppetella. Tornato in Sardegna, ha iniziato a insegnare chitarra moderna alla Globe Music Academy (leggi intervista a Serena Veraldi) di Oristano e, di recente, è entrato a far parte dei Janas. È endorser delle chitarre artigianali di Andrea Palmas ed è stato proprio quest’ultimo a consigliarmi di intervistarlo perché il loro percorso di studi ha corso parallelamente finché Andrea è diventato liutaio e Alessio chitarrista. Vediamo allora come è nata la passione per la musica in Alessio:

Quando hai capito che la chitarra era lo strumento adatto a te?

Ho iniziato a suonare a 12 anni, seguendo le orme di mio fratello.Così ho iniziato a conoscere altri ragazzi che avevano questa passione ed è stato naturale entrare a far parte di diverse band oristanesi. Verso i 16 anni avevo le idee chiarissime: volevo studiare musica moderna; poi negli MUSICA Alessio Lisci 2anni del liceo ho accantonato questa idea ma il tarlo mi tormentava sempre, quindi, anche se ero iscritto in psicologia e il percorso di studi andava benino, sentivo che non era quella la mia strada, esattamente come ti ha raccontato Andrea. La decisione di iscrivermi alla Percento Musica è stata frutto di un incontro fortuito.Vedevo spesso vicino a casa mia una persona che mi sembrava di conoscere; un giorno ho preso coraggio e mi sono presentato: era Umberto Fiorentino, un affermato chitarrista del quale spesso seguivo su youtube i tutorial; da questo incontro è nato il mio percorso di studi musicali dato che lui insegnava in questa scuola.

Quali sono i generi musicali e gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso?

Il mio genere di riferimento è sicuramente il rock, ma mi sono stupito io stesso quando, verso i 18 anni, ho iniziato a nutrire un interesse per il rock contaminato come quello dei Toto, band statunitense anni ’80, famosa per uno stile musicale che combina elementi provenienti dal progressive, pop, soul, jazz e funk. Propendo quindi per il rock un po’ più raffinato e questo si riflette, ovviamente, anche nel mio approccio alla chitarra elettrica e acustica, con la quale mi piace utilizzare diversi linguaggi, spaziando dal rock al blues, anche se inizialmente mi sono creato un repertorio pop che è tuttora il più richiesto nelle piazze.

È più importante la tecnica o il feeling per essere un buon chitarrista?

Dipende da cosa suoni: ci sono dei generi che sacrificano la personale propensione del musicista per garantire che un brano raggiunga meglio il pubblico.Per esempio: è impensabile che nel math metal si scelga il feeling perché ti perderesti nelle maglie del brano, ma un rockettaro come me non può che prediligere il feeling.

MUSICA Alessio Lisci 5

La didattica occupa un ruolo primario nella tua attività. Che cosa puoi dirci al riguardo?

Insegno chitarra moderna alla Globe Music Academy sin dalla sua apertura; In realtà, con due amici musicisti, Mino Mereu e Nicola Piredda, già un anno prima di iniziare a insegnare lì, avevamo avuto l’idea di aprire una scuola di musica moderna. Anche in questa circostanza la casualità mi ha aiutato: siamo venuti a sapere che Serena Veraldi avrebbe aperto la Globe e ci siamo proposti, così abbiamo iniziato tutti e tre a lavorare nella nuova scuola. Insegnare è impegnativo ma davvero bellissimo e gratificante. Ho alunni di tutte le età e sono fiero che in pochi mesi di studio tutti riescano a raggiungere buoni risultati; ogni età è buona per mettersi in gioco e imparare a suonare.

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