a cura di Alessia Andreon
Dopo essersi diplomato al conservatorio di Cagliari ora si divide tra l'attività con gruppi jazz, rock e pop e l'insegnamento alla Globe Music Academy e nelle scuole civiche di musica di Marrubiu e del Guilcer Barigadu.
Tancredi, com’è nata la tua passione per la musica e come ti sei formato musicalmente?
Il primissimo approccio alla musica è stato, a nove anni, nella banda musicale di Arborea dove ho iniziato suonando il flicorno soprano. Nel periodo dell'adolescenza, come molti ragazzini di quell’età, mi sono avvicinato al rock/metal e ho iniziato a suonare il basso elettrico con una cover band che si era formata all’oratorio della parrocchia; da allora ho suonato in vari gruppi fino a quando ho deciso di studiare seriamente e mi sono iscritto al conservatorio. In quel periodo ancora non esisteva il corso di musica moderna e quindi ho deciso di studiare lo strumento più vicino al basso, cioè il contrabbasso classico, ma ho continuato a coltivare privatamente la passione per il basso elettrico. Inoltre hanno avuto un ruolo importante nella mia formazione i corsi Nuoro Jazz, che ho frequentato per diversi anni.
Quando hai cominciato a credere che questa sarebbe diventata la tua professione?
Durante il conservatorio avevo ancora qualche dubbio ma già alla fine degli studi ho iniziato ad insegnare e l’idea ha iniziato a prendere forma. Sicuramente imparare a suonare il contrabbasso è più difficile, soprattutto iniziando da zero, ma adoro entrambi gli strumenti e non saprei dire quale dei due preferisco.
Hai mai pensato di intraprendere la carriera concertistica?
Ho fatto qualche audizione ma probabilmente non ero abbastanza motivato e deciso a impegnarmi anima e corpo nello studio. Quando ho terminato gli studi c'era già crisi nel settore musicale e ho preferito dedicarmi all'insegnamento e ai gruppi. In particolare, dall'esperienza di Nuoro Jazz, sono nate tante collaborazioni, una delle quali si è concretizzata nella partecipazione a due cd del pianista e compositore romano Francesco Venerucci, uno uscito nel novembre scorso e l’altro in uscita in autunno, che si avvale della collaborazione di una vera e propria leggenda del jazz statunitense, il sassofonista Dave Liebman. Inoltre faccio parte del Mauro Sigura Quartet, una formazione che si affaccia nel panorama musicale sardo accostando sonorità jazz originali a influenze provenienti dal Nord Europa che si aprono ai toni decisamente più caldi, dal respiro mediorientale, dati dal suono del oud, strumento a corde arabo di origini antichissime. Ci stiamo preparando ad incidere il prossimo cd a fine estate.
Insegni anche teoria e solfeggio, che notoriamente sono le materie meno simpatiche per chi studia musica....
Capisco che sia una materia difficile, soprattutto per gli alunni da 0 a 80 anni, ma cerco sempre di renderla meno noiosa possibile. Sicuramente se uno dei miei allievi un domani manifestasse il desiderio di iniziare il conservatorio ne sarei orgoglioso e lo sosterrei volentieri in questo percorso.