di Alessia Andreon
Il vescovo eletto ha spiegato come si svolgerà la celebrazione domenica prossima:
Ho deciso di fare l’ingresso dal convento di San Francesco, dove ho vissuto per sette anni prima dell’esperienza a Cuba: starò con i frati e avrò la possibilità di pregare davanti al Crocefisso di Nicodemo, che ha accompagnato il mio cammino francescano e il ministero fin dall’inizio, essendo stato ordinato da mons. Pes proprio in quella chiesa, dove ho vissuto anche gli anni di discernimento prima della missione. Ci ritroveremo lì con alcuni vescovi, mons. Sanna, mons. Dettori mio predecessore alla guida della diocesi di Ales, mons. Morfino vescovo di Alghero Bosa dioocesi in cui sono nato e generato alla fede e mons. Atzei, vescovo emerito di Sassari, che mi ha consacrato vescovo.
Nella chiesa cattedrale sarò accolto dall’arciprete o dal decano del capitolo con il bacio del crocefisso, un gesto semplice che ci riporta alla centralità del Signore. Il momento rituale dell’inizio, presieduto da mons. Sanna, sarà seguito dalla lettura della bolla papale di nomina da parte del cancelliere mons. Zedda.
A quel punto ci sarà la consegna del pastorale e da quel momento siederò nella cattedra e presiederò l’Eucaristia da pastore della Diocesi Arborense.
Alla cerimonia saranno presenti anche i sacerdoti di Ales. Dopo la comunione, ho fortemente voluto il saluto dei giovani, a simboleggiare la volontà di ascoltare i ragazzi e di accompagnarli a riprendere il dialogo con la Chiesa.
Da lunedì inizierò a lavorare incontrando mons. Paolo Ghiani, gli appartenenti all'ultimo collegio dei consultori e il cancelliere arcivescovile, per conoscere ancor meglio la diocesi che mi accoglie e che già conosco, ma che ha un territorio molto esteso; ho desiderio di sapere dai collaboratori quali sono le luci e cosa c’è da approfondire per crescere.
Il primo appuntamento ufficiale sarà la visita al Gabbiano, realtà che si occupa dei disabili.