L’Arborense torna nelle case degli abbonati dopo la consueta pausa estiva: è sempre una bella emozione ripartire. Tanti eventi e tanti fatti di cronaca, nel bene e nel male, hanno caratterizzato un’estate davvero torrida. Da un punto di vista ecclesiale il Giubileo dei Giovani è l’evento che ha maggiormente catturato l’attenzione di questo tempo.
* di Mauro Dessì
Dopo questo numero, L’Arborense si ferma per la consueta pausa estiva: come redazione cercheremo di godere di un po’ di ferie e di riposo. Le pubblicazioni del nostro settimanale diocesano riprenderanno col numero 29 del 7 settembre, nei giorni della festa della patrona dell’Arcidiocesi, Nostra Signora del Rimedio.
L’estate è appena iniziata, una stagione per molti caratterizzata da ferie, vacanze e magari qualche bel viaggetto. Ma non per tutti: come da tradizione, infatti, l’Arcivescovo ha comunicato i trasferimenti e le nomine, che riguardano un bel numero di sacerdoti diocesani e religiosi.
di Antonino Zedda*
Mentre un gruppo di studenti è ancora impegnato a scuola tra Esami di Stato o corsi di recupero per le materie insufficienti, la maggior parte dei ragazzi e dei giovani è già entrata in modalità vacanza: chi sprofondato nel letto o sul divano di casa, chi a casa dei nonni o di qualche amico, chi al mare o in montagna, chi si diletta tra concerti o tornei sportivi, chi impegnato nei centri di aggregazione.
*di Mauro Dessì
Archiviate le prove scritte degli Esami, i Media hanno messo in risalto, i giorni scorsi, come tra le tracce di italiano la più gettonata dagli studenti italiani sia stata quella dedicata al rispetto, inteso come valore fondante della convivenza civile.
* di Mauro Dessì
Non era certo quest’ultimo referendum a fare da cartina di tornasole a quanto gli italiani siano lontano dalla politica. Gli impietosi dati sulla scarsissima affluenza alle urne del fine settimana scorsa sono, in effetti, più un’indicazione di come i temi proposti siano stati tanto complessi quanto forse poco adatti al discernimento dei cittadini: credo che quando si affrontano quesiti così tecnici lo strumento referendario non sia quello più adatto.
*di Mauro Dessì