Perseguire la propria felicità non è semplice, ma con impegno e sacrificio si possono raggiungere traguardi che la rendono possibile. È quanto accade a chi ha un sogno, un desiderio che arde fortemente dentro, ed è quanto è successo anche al maestro-compositore-musicista Salvatore Saba, che abbiamo avuto il piacere di incontrare e al quale abbiamo posto qualche domanda sul suo impegno artistico nella nostra comunità.
* di Antonello Carboni
Maestro, in tanti la conoscono soprattutto per la sua direzione del Coro Maurizio Carta: quando è sorto questo sodalizio?
La mia esperienza di direzione cori non è legata esclusivamente al Coro Maurizio Carta ma anche a Gospel Loving Star. Stiamo parlando del 2002 e del 2004: con i due cori ci lega tanta stima e affetto profondi e, con entrambi, siamo costantemente impegnati in iniziative di solidarietà: ricordo la prevenzione e lotta contro i tumori, insieme alla LILT, e concerti di beneficenza per la Caritas, per l’AIFO e in diverse Case di riposo.
È più quello che ha dato oppure quello che ha ricevuto?
Le cose si fanno per amore e per passione, certamente ho dato tanto ma abbiamo ricevuto anche moltissimo. Abbiamo vinto due volte il concorso canoro per i cori sardi Biennale di Ozieri; abbiamo vinto nel 2021 il Grand Prix Concorso Internazionale di Mosca, fra 346 cori partecipanti. Grazie a questo patrimonio di esperienze sono giunto anche alla scrittura di una Messa in stile a concordu che è stata pubblicata a cura della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna: Cantare Cantidu Novu a Su Segnore, Limba sarda cantada e Liturgia.
Cosa rappresenta per lei la musica?
La musica è una tra le meraviglie del Signore. Dio ci ha fatto dono di una forma di espressione artistica che ci illumina l’anima.
Lei ha studiato al Conservatorio di Cagliari, e poi?
Sì, ho iniziato il mio percorso di studi a Cagliari, mi sono diplomato in flauto traverso con Di Felice e poi, dopo il diploma nel 1991, mi sono perfezionato con altri importanti flautisti. Ma ho anche studiato composizione corale con Neumann, Fulgoni e composizione con Josia.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti, non solo strettamente legati alle performance musicali, ce ne parla?
Probabilmente si riferisce al fatto che nel giugno 2023 sono stato insignito dell’onorificenza a Cavaliere della Repubblica per meriti artistici e di rilevanza sociale, quali la divulgazione nelle scuole della musicoterapia per gli alunni abili in modo differente e per progetti di inclusione scolastica. Altri riconoscimenti sono stati invece i diversi concorsi flautistici che ho vinto, come il Grand Prix e il primo premio Assoluto al concorso internazionale UK International Music Competition. Ma per me sono riconoscimenti anche l’essere stato direttore artistico dell’Ente Concerti di Oristano o far parte del Comitato Cultura Fondazione di Oristano.
Vogliamo ricordare sua sorella Alessandra, anche lei flautista: tutti voi fratelli siete musicisti.
È un tasto doloroso: Alessandra scomparve tragicamente in un incidente stradale. Oggi la Scuola Civica di Marrubiu è intitolata a lei, e Andrea Piras, l’attuale direttore, sta facendo un lavoro eccellente. Il Coro Gospel Loving Star nasce proprio da una nostra iniziativa, di mio fratello Enrico e della mia cara sorella Alessandra. È un coro tutto femminile e cerchiamo di divulgare con questo impegno i valori cristiani.
Un’ultima battuta per i suoi nuovi progetti…
Porto avanti un’esperienza musicale con mia moglie Daniela, soprano, io al flauto: ci chiamiamo Duo voice. Affrontiamo un bellissimo repertorio d’arie d’opera. E infine ho inciso un Cd musicale che indaga quell’infinito che è presente in ciascuno di noi. Bene e male, l’eterna lotta: musica dissonante e atonale in dialogo con quella contemplativa per avvicinarci a Dio.


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