Venerdì, 08 Dicembre 2023

Prima ancora del sapore del frutto, è la fioritura lo spettacolo da ammirare, nei bei ciliegeti di Bonarcado, piccolo borgo ricco di vallate attraversate da abbondanti corsi d’acqua...

di Laura Mastinu

Da marzo ad aprile, il tripudio di fiori di ciliegio dà vita a nuvole candide che annunciano l’arrivo della Primavera, un vero spettacolo della natura.

Nella simbologia giapponese, il fiore del ciliegio, delicato e leggiadro, incarna un messaggio di buon auspicio, di felicità e benessere celebrato nella ricorrenza popolare più amata dal popolo del Sol Levante; uno dei momenti più affascinanti dell’anno, il cosiddetto hanami, il “guardare i fiori”, una vera e propria esaltazione della natura.

ciliegeto bonarcado

I ciliegeti di Bonarcado nel tempo della fioritura non sono da meno, esplodono in tutto il loro delicato profumo, con cascate di petali che sembrano dominare ogni cosa attorno.

Mi piace pensare che anche all’origine della Festa di Bonarcado ci possa essere questa idea di rinascita e buon auspicio per tutta la comunità così come nella visione degli orientali.

Per la diciassettesima volta consecutiva il paese, importante crocevia tra Campidano e Montiferru, vario e multiforme per l’uso del basalto e dei mattoni crudi nelle costruzioni, si prepara a valorizzare la pregiata ciliegia, tra i frutti che meglio soddisfano il senso della vista e del gusto, con il suo colore rosso acceso, la succosa dolcezza e l’inconfondibile retrogusto acidulo.

ciliegie bonarcado web

Bonarcado a giugno dedica un’intera giornata alla promozione di questo prodotto, investendo energie e risorse nella realizzazione di una manifestazione nata nel 2002, quando un gruppo di bonarcadesi credette fortemente nell’idea di unire le tradizioni musicali con la promozione dei prodotti locali.

L’Associazione Coro di Bonacattu pensò di unire alla rassegna di canti tradizionali che si tiene a giugno, Cantos de Beranu, un’iniziativa che valorizzasse le tipicità, l’ambiente, il territorio, la conservazione della cultura e delle tradizioni rurali, creando spazi per lo sviluppo economico e sociale del paese. Considerando il periodo, si scommise sulla ciliegia.

Il modo migliore per cominciare l’avventura era coinvolgere i produttori del paese che, seppur non con grosse quantità, risposero mettendo a disposizione il prodotto e consentendo la realizzazione dell’evento.

ciliegie bonarcado web2

La sagra e la realizzazione del Ceraseto Comunale, nella impervia località di Cracheddu, spinse molte persone a reimpiantare nelle oramai abbandonate Partes de Monte, de Pabarile e Pranos, complessi forestali nel massiccio vulcanico del Montiferru, nuovi e più razionali ciliegeti con colture più produttive e commerciali. Nel ciliegeto comunale, su una superficie di quasi tre ettari e mezzo, furono impiantate 857 piante di diverse qualità. Ad oggi le piante sono più di mille.

Le nuove coltivazioni hanno permesso la commercializzazione de sa cariasa bonarcadesa con un buon ritorno economico.

Non bisogna dimenticare il valore di un sapore antico, originario dell’Asia; i primi a coltivare il ciliegio furono i Greci nel IV secolo a.C. In Italia arriva a ridosso dell’età imperiale. Nel Medioevo la pianta era quasi relegata nei monasteri e nelle corti fortificate e solo nel periodo del Rinascimento la cerasicoltura ha ricevuto la spinta decisiva per divenire coltura specializzata. Anche la terra bonarcadese, bagnata da copiose sorgenti, vanta varietà remote come la muscadellina, tazazaresa, bancale, cariasedda de Ispiritu, che meritano di essere valorizzate come prodotto tipico.

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Nel corso degli anni, la rassegna ha attirato numerosi visitatori non solo per la dolcezza del frutto, ma anche per la curiosità di visitare il borgo in cui sorge l’antica chiesa romanica di Santa Maria, parrocchiale e Basilica Minore dal 2011, il Santuario di Nostra Signora di Bonacattu, meta di incessanti pellegrinaggi, i ruderi del Monastero dei Frati Camaldolesi, i siti nuragici, la seicentesca chiesa di San Sebastiano, con gli stipiti in pietra finemente lavorati, le antiche dimore, i portici ad arco sottostanti le abitazioni, le chiese campestri, l’antico ponte medievale Su Ponte Etzu de Mulinu e Cresia: insomma tanto da visitare e conoscere.

 santuario bonarcado

La manifestazione, organizzata come sempre dal coro di Bonarcado con il patrocinio del Comune, la collaborazione delle Associazioni culturali Tocoele e Acab, si svolgerà il 2 Giugno nel parco comunale Ortu Mannu lungo il corso principale e nel piazzale sotto il Municipio.

Sarà un'intera giornata all'insegna della valorizzazione del territorio e della tradizione, con degustazioni dei prodotti tipici del Montiferru e il pranzo a base di prodotti locali, il tutto rallegrato da musica, canti, balli animazione ed eventi collaterali come visite nel territorio e convegni, l’esposizione e la vendita delle ciliegie e naturalmente l’immancabile degustazione.

Photo credits: A. V. 

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