di Raffaele Cau
Da un ventennio, sempre più persone, professionisti e semplici appassionati, si dedicano a questo tipo di ricerche frequentando soprattutto gli archivi ecclesiastici, comunali e quelli di Stato. Da qui nasce l’idea di sensibilizzare e far conoscere in maniera più diffusa l’argomento e i mezzi e le tecniche per svilupparlo. Sono stati coinvolti direttamente tanti addetti ai lavori, soprattutto filologi, linguisti, genealogisti e studiosi di cognomi che hanno fornito a tale scopo le loro pubblicazioni. La mostra ha come intento, principale e fondamentale, quello di creare una “rete” regionale, tra chi si dedica con passione e sacrificio a questo genere di studi, per uno scambio proficuo di idee, informazioni, esperienze e dati d’archivio. Nella mostra erano esposti un centinaio di libri divisi per sezioni. La prima dedicata ai principali dizionari sui cognomi sardi (Lorenzo Manconi, Massimo Pittau, Mauro Maxia, etc.), la seconda, più cospicua, dedicata agli studi genealogici e onomastici di intere comunità, Ovodda, Meana Sardo, Atzara e Fonni (Raffaele Cau), Villanovafranca (Alfredo Zaccheddu), Ollastra Simaxis (Pasqualino Zoccheddu), Lula (Maria Lucia Sannio), Riola Sardo (Claudio Zoncu), Nuraxinieddu (AA.VV.), Santa Giusta (Tino Melis), Ussassai (Pacifico Secci), Seulo (Pino Ledda), Orosei (Michele Carta), Oniferi (don Gianni Bitti), Alà dei Sardi (Antonello Girardi Pigozzi), San Gavino Monreale (Antonio Casti), Gonnosfanadiga (Giuliana Zurru) e Perfugas (Mauro Maxia). La terza sezione accoglieva i libri sugli alberi genealogici di singole famiglie, i Pirella di Nuoro (Salvatore Pinna), i Balisai dell'iglesiente (Guido Armani e Anna Laura Ballisai), i Cabras (Antonio Cabras), i Cadeddu di Atzara (Raimondo Bonu), i Marongio di Sassari (Emanuele Tola), i Vossu di Isili e i Deidda di Seui (Carmine Deidda), i Grondona (Antonio Grondona), i Mostallino di Assemini (Riccardo Murgia), i Cugia (Salvatorangelo Berutti), i Guiso di Nuoro (Paolo Fadda), i Marcias avi materni di Antonio Gramsci (Francesco Sonis), etc.
Nella quarta sezione erano presenti altri studi su famiglie sarde, Oltre il mare di Sardegna (Salvatore Moreddu), La famiglia di Bonaventura Licheri (AA.VV.), Gavino Penducho Carta da Nuoro (Salvatore Pinna), Gli ebrei in Sardegna nel XIV secolo (Cecilia Tasca), I cognomi sardi di origine ebraica (Gian Pietro Zara), Villa Sant'Antonio (Giuseppe Masia), Ollolai cuore della Sardegna (Salvatore Bussu), Le nostre radici (Enrico Flores d'Arcais), Appunti di onomastica gallurese (Mario Scampuddu), Cognomi ebraici del nord Sardegna prima e dopo il 1492 (Antonietta Denti), I cognomi della Sardegna (Salvatore Dedola), I Corsi in Sardegna (Mauro Maxia), Genealogie Medievali di Sardegna (Francesco Cesare Casula) e L'Onomastica sarda nei condaghi (Maria Teresa Atzori). Nell’ultima sezione, un’attenzione particolare è stata rivolta alle fonti documentarie medievali edite, soprattutto Condaghes, contenenti migliaia di informazioni utili ai ricercatori e agli studi sulle famiglie nobili di Sardegna.