Dopo quasi un anno di commissariamento, Milis, comune di circa 1.400 abitanti, ha il suo nuovo sindaco. È Monica Ortu, 50 anni, che con la lista Funtanas ha battuto i suoi due sfidanti, Franco Frongia e Raimondo Deiola, con il 42% dei voti.
di Cristina Zou
La vicesindaca è Maria Celeste Pinna, a cui sono state assegnate le deleghe ai Servizi sociali, alla Cultura, all’Associazionismo e all’Istruzione. Completano la Giunta gli assessori Paolo Puddu (Bilancio, Programmazione, patrimonio, Urbanistica e Commercio), Antonello Deriu (Lavori pubblici, Sport, Spettacolo e Transizione digitale) e Gioachino Manca (Attività produttive, Protezione civile, Artigianato, Agricoltura e Ambiente). Sono state affidate alcune deleghe anche agli altri consiglieri. In minoranza, invece, spazio ai consiglieri Franco Frongia, Antonio Matzutzi, Mauro Fanni e Raimondo Deiola.
(Il gruppo Funtanas che ha vinto le ultime Amministrative a Milis a maggio 2023, foto Videolina)
Alla neo sindaca di Milis abbiamo voluto rivolgere alcune domande all’inizio della sua prima esperienza politica.
Dopo quasi un anno di commissariamento, Milis ha il suo sindaco. Con quali sentimenti ha vissuto l’esperienza della campagna elettorale e della vittoria?
Con grande soddisfazione grazie al rapporto instauratosi con i cittadini che da subito si sono sentiti coinvolti nel nostro progetto, e hanno capito che la nostra è una proposta politica seria ed equilibrata, con un programma elettorale molto misurato e aderente alle necessità del paese e, per questo andava premiata. Il primo pensiero è stato di gioia e soddisfazione per aver condotto una campagna elettorale in maniera sobria e rispettosa, cercando di evitare personalismi e mettendo sul tavolo i temi e gli argomenti che preoccupano il paese.
All’interno del vostro programma elettorale, che cosa secondo lei ha ispirato di più la fiducia dei suoi concittadini?
L’obiettivo primario è quello di far ripartire Milis sul Piano dello sviluppo economico e nelle relazioni tra cittadini e politica. Rendere nuovamente fruibili le strutture esistenti e valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale attraverso un percorso, nel medio termine, che possa portare alla realizzazione di qualcosa che caratterizzi il nostro Comune. Tra gli obiettivi anche la valorizzazione dei nostri prodotti tipici: occorre, infatti, pensare a un grande attrattore che rappresenti il punto di svolta per lo sviluppo turistico del paese.
In attesa di realizzare il vostro programma elettorale, ci sono necessità particolari immediate da cui occorre partire?
Trovare le condizioni per una manutenzione ordinaria del paese mettendo al centro dell’azione amministrativa i giovani, i servizi alle persone, la riqualificazione del centro storico, le manutenzioni in generale. Mi occuperò da subito anche delle associazioni sportive per le quali in questi ultimi anni ci sono stati zero investimenti. Abbiamo il campo da calcio comunale mal ridotto, e lo stesso vale per il campo da tennis e le altre infrastrutture sportive: è uno tra gli aspetti che ci sta’ più a cuore perché per noi lo sport ha una funzione sociale. Il PNRR rappresenterà un’opportunità per destinare risorse a interventi strutturali e di sviluppo, ma dovremo essere capaci di intercettare le risorse con programmazione e progetti di qualità, facendo rete tra di noi e con i comuni vicini. Dobbiamo portare Milis fuori dall’isolamento in cui si è ritrovata negli ultimi anni; credo che la sfida sia tutta lì: nell’aprirsi, nel condividere obiettivi, progetti, destinazioni, anche con chi, fino a oggi, non è stato interlocutore.
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